Per un'istruzione inclusiva e accessibile: la prospettiva di Stoody.it

Abbiamo approfondito il progetto di Stoody.it, la startup che cerca di dare nuova linfa al mondo dell'istruzione italiana, seguendo un approccio inclusivo, accessibile e basato sulla semplificazione.

Martedì 17 Ottobre 2023
Leonardo Galasso

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Stoody.it è una piattaforma che sta contribuendo a creare un sistema extrascolastico maggiormente accessibile, inclusivo e digitalizzato, offrendo un servizio "da studenti, per studenti", in grado di aiutare concretamente i giovani durante il proprio percorso formativo.

Qual è stata l'ispirazione che ha portato alla creazione di Stoody.it? Cosa vi ha fatto capire che c'era una reale necessità di migliorare l'accesso alle ripetizioni private per gli studenti?

Stoody.it nasce dall’esperienza diretta del problema da parte del nostro CEO, il quale durante il proprio percorso di studi si è ritrovato sia ad offrire aiuto ad altri studenti nelle materie in cui era più competente, sia a ricevere a sua volta l’aiuto nella preparazione di un esame particolarmente ostico. Ci siamo resi conto che per uno studente, desideroso di aiutare altri colleghi nel superamento degli ostacoli nello studio, il mercato dei servizi dedicati all’aiuto extrascolastico è pressoché irraggiungibile, essendo questi focalizzati su un’offerta di docenti professionisti, sistemi di retention forzosa e business model molto aggressivi. Inoltre bisogna considerare forti commissioni applicate sulle transazioni (in media del 30%) ed un costo medio orario che sfora i 40€ all’ora nel caso di lezioni di livello universitario.

Questi fattori limitano di fatto il fenomeno del Peer Tutoring (tutor alla pari) al passaparola o a gruppi Facebook poco affidabili e totalmente incapaci di garantire un’efficace connettività tra domanda ed offerta.

È alla luce di queste considerazioni che abbiamo maturato l’intenzione di creare un servizio realmente innovativo in termini di business model, user friendliness e accessibilità, verticalizzato sull’offerta di aiuto nello studio da parte di tutor studenti, fenomeno ampiamente diffuso offline ma ancora privo di una forte alternativa online, identificando così un’opportunità, andando a colmare una lacuna ad una domanda di mercato inespressa ma in forte crescita costante nell’ultimo decennio e, non ultimo, offrendo un servizio “Da studenti per studenti” capace di aiutarli realmente a sostenere la pressione derivante dai risultati nello studio.

Come avete formato il vostro team in Stoody.it? Quali criteri avete seguito per selezionare i membri del team e come è stato costruito il gruppo che sta portando avanti il progetto?

Stoody.it nasce nel Settembre 2022 per desiderio del nostro CEO, Davide Raffaelli. Attraverso il programma Validation offerto da Grownnectia (società che si occupa di formare e guidare gli aspiranti imprenditori quando essi abbiano solo l’idea e poco altro) Davide affrontò quelli che sono i passaggi imprescindibili nella validazione di un’idea di business, dalle interviste ai potenziali clienti, ai sondaggi online, analisi di mercato fino all'elaborazione delle migliori strategie di traction e go to market.

Fu durante questo percorso che Davide si rese conto che non poteva fare tutto da solo: era necessario integrare il team con co-founders che credessero nel progetto, condividessero la sua visione e fossero in grado di garantire, oltre alle competenze tecniche, l’impegno e la costanza necessari al lancio di una startup e soprattutto di rappresentare un valore aggiunto al progetto. Dopo un periodo di selezione dei tanti candidati, Stoody.it accolse nel suo team Sebastian Irimia e Giovanni Contino, in veste rispettivamente di CTO e CMO.

Allo stato attuale Stoody.it conta un team di tre co-founders a cui si aggiunge la figura di Massimo Ciaglia in veste di advisor, una persona di grande autorevolezza nel settore innovativo italiano.

Quali sono le sfide più significative che il settore education affronta nell'ambiente italiano? Ci sono differenze che avete preso in considerazione rispetto al contesto internazionale?

L’educazione italiana sta affrontando un momento di forte contrizione, 1 giovane su 5 non ha un diploma di istruzione superiore, la spesa per l’istruzione ammonta al 4.2% del PIL a fronte di una media OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico formata da 57 Stati) del 5.1% mentre i coloro che non studiano e non lavorano sono il 23.1% della popolazione a fronte di una media OCSE del 9.9%, un bello stacco!

Siamo abituati a leggere notizie di studenti prodigiosi che raggiungono risultati incredibili nello studio, ma troppa poca attenzione viene posta sul rovescio della medaglia! In media il 34% degli studenti universitari abbandona il proprio percorso di studi, dichiarando di non sentirsi supportati dal sistema e di aver ceduto alle pressioni derivanti dai risultati nello studio.

Secondo i dati INVALSI, la percentuale di studenti che non raggiunge livelli adeguati di lettura e comprensione del testo è passata dal 34% del 2019 al 39% del 2022, mentre in Matematica tale quota è passata dal 39% al 44%. La media di dispersione scolastica in Italia è del 12.7%. Sono dati preoccupanti.

Ma ancora più preoccupante è la dimensione di un sistema che elogia ed eleva a metro di paragone i casi di estremo (e meritato) successo, nel mentre finge di non vedere ed abbandona a se stesso chi si trova in un momento di difficoltà, relegando la soluzione a programmi di recupero scarsamente efficaci, progetti di tutoraggio universitario con tutor che si contano sulle dita di una mano o, peggio, all’aiuto extrascolastico per chi se lo può permettere. Parimenti alla crisi degli affitti per gli studenti, il costo orario delle ripetizioni ha visto un incremento del 20.41% negli ultimi 5 anni con un costo medio oltre i 25€ all’ora, rendendole di fatto un servizio di lusso, scarsamente democratico ed accessibile allo studente/famiglia medi.

Da qui scaturisce la crescita che abbiamo rilevato nel la domanda di tutor alla pari: sempre più studenti si rivolgono ad altri studenti per superare le difficoltà, mentre sempre più studenti avanzati cercano un sistema per monetizzare le competenze acquisite, magari per sostenere un percorso di studi fuori sede senza pesare troppo sulla famiglia,

Questo fenomeno nasconde anche un profondo significato sociale, con il problema del conflitto studente/insegnante sempre più vivo a causa dell’età media dei docenti italiani (50 anni) rispetto quella degli studenti (25.8 anni) risultando in rapporti conflittuali e scarsamente produttivi, conflitto che scompare nel momento in cui il tutor è un giovane di età e stile di vita simili allo studente.

I giovani, soprattutto nel periodo post Covid, hanno bisogno di tessere relazioni sociali, creare networking e sentire che non sono i soli ad aver affrontato quelle difficoltà, che vale la pena impegnarsi e lottare per superare gli ostacoli. Chi meglio di coloro che li hanno superati da poco può mostrare loro che “se ce l’ho fatta io, puoi farcela anche te: ti faccio vedere come”?

Una società scarsamente istruita è una società destinata al recesso socioeconomico e allo stato attuale delle cose sembra non interessare a nessuno. In Stoody.it vogliamo aiutare gli studenti italiani a riappropriarsi del proprio diritto ad un’istruzione più inclusiva ed accessibile!

Che consiglio dareste a chi sta per avviare un progetto innovativo nel campo dell'istruzione, basandovi sulla vostra esperienza con Stoody.it?

Troppe volte lo studente viene visto come un salvadanaio da cui cercare di estrarre il massimo valore economico, con le conseguenze che stiamo vedendo.

Gli studenti sono il futuro del nostro paese, dobbiamo supportarli, offrire servizi, sistemi e tecnologie innovative capaci di semplificargli la vita, risolvere i problemi che affrontano e permettergli di concentrarsi sulla cosa più importante: imparare, migliorarsi ed affrontare gli ostacoli che la vita gli porrà davanti.

Non è più pensabile strutturare sistemi volti a forzarne la retention sui servizi, a spremerli economicamente il più possibile senza curarsi realmente del loro benessere. L’innovatività e le tecnologie emergenti devono essere volte ad offrire sistemi che incentivino il cliente alla fruizione grazie alla loro efficacia, user friendliness ed accessibilità, valori portanti di Stoody.it.

Gli studenti non sono stupidi, lo capiscono se non c’è un reale interesse nell’aiutarli e supportarli e da utenti digitalmente dinamici e curiosi quali sono ci mettono poco a farsi incuriosire da un servizio, quanto ad abbandonarlo.

A quale delle sfide del Futuro selezionate dal WMF, Stoody.it sta apportando un contributo significativo?

Partiamo col dire che Stoody.it fa degli ONU SDGs (i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile indetti dall’ONU) i pilastri su cui si basa il progetto, tanto da essere stati supportati direttamente dall’ente filantropico Google.org attraverso il loro programma Social Tides di Inco Academy, vedendoci riconosciuto l’elevato valore sociale del progetto.

In relazione alle 12 Sfide del Futuro selezionate dal WMF, ci rifacciamo a Future of Work e Future of Learning & Education, focalizzandoci sulla ferma convinzione che il futuro della nostra società ruoti attorno ai concetti di Decentralizzazione, Accessibilità, Inclusività e Digitalizzazione. Il digitale ha il potere e il dovere di abbattere le barriere di intermediazione un tempo necessarie all’accesso e fruizione dei servizi, creare connettività e networking sociale tra le persone, mirando a generare un impatto positivo sulla società e semplificando l’accesso ai servizi.

Qual è il vostro giudizio complessivo sull'esperienza di Stoody.it al WMF 2023?

Partecipare in veste di sponsor ai tre giorni della Fiera Internazionale dell’Innovazione è stata un'esperienza elettrizzante ed altamente formativa.

Vedere e toccare con mano il fermento che permea il tessuto sociale italiano, a fronte della percezione spesso falsata che traspare dai media, ci fa rendere conto di quanto straordinario sia il desiderio di innovazione degli imprenditori italiani.

Al WMF abbiamo avuto l’opportunità di incontrare e conoscere progetti, team e persone straordinarie e ci portiamo a casa un bagaglio di esperienze prezioso che non vediamo l’ora di rivivere ed espandere!


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